Tolo Marton è
nato a Treviso nel 1951. Affascinato dalla
musica fin da piccolissimo, sognava di
imparare a suonare il pianoforte e diventare
un musicista classico perché, influenzato
dal fratello maggiore, ascoltava di
continuo Beethoven, Chopin, Listz, Bach, ma
in casa purtroppo non c'era un piano.
Ascolta anche i 45 giri delle sorelle più
grandi
(anni dopo in una sua
canzone, "I feel all right", racconterà per
bene questa storia dei 45 giri), e
impara a memoria (ancor prima di saper
suonare) i rock'n'roll di Conway Twitty,
Jack Scott, Elvis, Paul Anka, Everly Bros,
Santo & Johnny, ma anche canzoni di Modugno
e Mina. Nel 1964 un altro suo fratello torna
a casa con "Help" dei Beatles e da allora
Tolo comincia a sentire musica beat,
ascoltare chitarre elettriche, bassi,
batterie, violini, cori e tutto quanto
produceva i suoni per formare una canzone.
Non capiva e non gli interessava di generi
musicali, studiava impasti e connessioni tra
gli strumenti. Nel '66 trova una vecchia
chitarra classica (Musicalia, la cui
tastiera amava definire una "vasca da
bagno") a casa di suo cognato e se la fa
prestare. Da allora è cominciata
l'avventura, che tra l'altro l'ha visto
imbracciare nei primi tempi anche il basso.
Dal Beat nel giro di due anni è passato ai
Cream, ai Taste, a Hendrix e...Morricone. Un
piccolo registratore è stato il suo libro di
scuola. La sala da ballo è stata la
palestra, fino al 1975.
" Dopo averlo sentito suonare, sono
tornata a vederlo ogni
volta che potevo", così la
giornalista Sharon Jones scrive di Tolo su
Austin Arena Magazine (aprile 95). La
rivista Chitarre, nel pubblicare lo spartito
del suo pezzo "Alpine valley" descrive molto
bene lo stile di Tolo quando dice: "In
questa parte del brano, i suoni che
TM riesce a produrre con la sua chitarra non
sono trascrivibili in note.. ".Alcuni lo
collocano tra i chitarristi rock, altri
blues, altri addirittura country... è
tutto e niente di tutto questo: Tolo
è in realtà un virtuoso della chitarra,
capace di trasmettere tutto ciò che ha
dentro senza gesti, senza mosse, senza
mimica da palcoscenico ma esclusivamente con
i suoni che escono dalle sei corde. Viene
considerato il chitarrista italiano che ha
più classe, che non si ripete mai durante i
suoi concerti, neanche a distanza d pochi
giorni. La fantasia e I’improvvisazione sono
evidenziate nei brani originali e negli
assoli.
Sempre più
spesso, quando viene presentato vengono
usate espressioni del tipo:"
"la chitarra
magica di TM", "la magia delle sei corde", "TM,
la magia nelle mani", che dimostra che per
molti è come se ci fosse qualcosa di magico
nel suo modo di suonare. La sua vittoria aI
Jimi Hendrix Electric Guitar Festival,
concorso mondiale svoltosi a Seattle (U.S.A),
nel ’98, è stata sicuramente clamorosa! La
manifestazione era stata organizzata dalla
Hendrix Family, assieme alla Fender Guitars,
Aiwa e Guitar Player
Magazine. L’aver
ricevuto il primo premio direttamente
dalle mani di Al Hendrix, padre di
Jimi, ha posto su Tolo quell'attenzione che
fino a prima gli riservavano solo i tanti
appassionati che lo seguono da sempre.
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