Presentazione |
Ormai gli anni ottanta volgevano
al termine e Alex, un ragazzo poco più che tredicenne, stava per
iniziare un’avventura che, da lì a breve, si sarebbe rivelata
l’avventura della sua vita. Al di là della scuola, del pallone,
della bicicletta e del biliardino Alex iniziò a strimpellare quello
strumento che da tempo vedeva poggiato sull’armadio della sua camera
da letto: una chitarra. Alcune corde una cassa…… bastò poco: Alex
comprese immediatamente, nonostante la giovane età, che quella
sarebbe stata la via, quello sarebbe stato il mezzo per esprimere se
stesso agli altri e al mondo.
Imperterrito fra la soddisfazione per aver strappato una limpida
nota alla corda del Mi e “l’avvelenamento” per quel fottuto accordo,
fra saltuarie lezioni e spartiti rimediati in ognidove Alex
procedeva nel suo cammino. Da lì a poco, ascoltando questa o quella
canzone, studiando questo o quel genere, Alex incontrò ciò che lo
avrebbe definitivamente vincolato al mondo della musica: incontrò e
iniziò ad amare il BLUES. Il blues quello di Muddy Waters, B.B. King,
Otis Rush, Albert Collins, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Stevie Ray
Vaughan, Jimmy Thuckery e di molti altri ancora. Il blues, quel
caldo rotolare di note fra ritmi shuffle e slow, lo rapì. Il genere
tuttavia non è semplice e così fu necessario ancora del tempo per
affinare tecnica e manualità. Circa quattro furono gli anni che
servirono a preparare l’esordio che avvenne nel 1995 con la band che
personalmente mise su: i Devil’s Kiss.
La formazione iniziò a calcare i palchi di Latina e provincia, nello
stesso anno con un brano inedito guadagnò il terzo posto al festival
“Latina live 1995”. Gli anni continuavano a rotolare e quel
tredicenne che abbiamo incontrato a inizio pagina, divenne sempre
più presente nel panorama musicale pontino. Così nel 1998 con la sua
seconda formazione, i Boogie Mama, partecipa al Montello Blues dove
si esibì insieme alla nota band romana dei “Mad Dogs”. Ormai erano
trascorsi otto anni da quando aveva preso in mano per la prima volta
la chitarra e Alex sentiva, ora più che mai, di dover chiudere
questo primo lungo periodo musicale. Era necessario sostare un
po’per guardar meglio cos' era accaduto in quella prima parte del
viaggio, bisognava far rifornimento da nuove esperienze per
trasformare totalmente se stesso in un Bluesman. Iniziava così la
seconda parte del viaggio quella che infine lo avrebbe ricondotto a
batter di nuovo il tacco dei suoi stivali consumati sul palco.
Dopo il primo stupendo periodo degli esordi e dell’affermazione,
voleva cercare una nuova intimità con il suo strumento. Alex iniziò
a suonare per strada e nei sobborghi delle grandi città dove respirò
il nulla, dove accanto a se c’era un unico posto: quello per la sua
chitarra. Suonare tutto il giorno era questa l’aspirazione. La
strada lo arricchì di infinite esperienze, la strada gli presentò
altri chitarristi da cui imparò ancora ed in fine la strada gli
consegnò un’armonica per tramutare il suo stesso fiato in un’armonia
colorata di blue. Ma tutto scorre, dopo il tempo della partenza vi è
quello del viaggio e quindi quello del ritorno. La nostalgia dei
luoghi e delle persone lasciate in quel di Latina e provincia, la
voglia di esprimere, di raccontare con il suono della chitarra le
sfumature di quella densa esperienza, lo condussero di nuovo verso
casa. Tornato a casa Alex ha contattato immediatamente gli amici di
sempre, gli amici con i quali per anni ha spacciato in giro del buon
blues. Ormai da qualche mese l’avventura è di nuovo iniziata con la
sua nuova formazione quella degli “Alex O’Relly & The Bluesmakers”.
Accanto a lui, on stage, potrete incontrare Little Max blues (big
bass man), il maestro Armando Croce ed il giovane talento Marco
Cinelli.
…the dream goes on, Alex is on the road again. The day is ending and
the old cadillac run away on a red road. The next city is not far,
this night the Orellys are going to play good blues and tomorrow the
journey will leave again to find another place in which play.
L'eccellente sezione ritmica di Alex è composta da:
CHITARRA RITMICA-Marco cinelli
Oltre ad essere la chitarra ritmica dei Bluesmakers, Marco è il
leader degli HOT PAINT e fa parte dei SOUL TRAIN, band soul e
Rhythm’n’Blues di Latina. La sua carta d’identità recita: “Anno di
nascita: 1985”, ma sentendolo suonare ci si accorge che le sue doti
tecniche e il suo gusto musicale sono di chi ha cenato tutte le
sere, per almeno 20 anni della sua vita, con Muddy Waters e Albert
Collins. Dove il trucco?
BASSO-Little Max Blues
Noto bassista del circuito blues pontino da più di un decennio.
Componente degli storici Cross Road, dei Pongo Sbronzo ed e
veramente il caso di dire: "ecc, ecc, ecc...". Attualmente, oltre
all'attivita di Bluesmaker condivide il palco con I RAGAZZI COL
CIUFFO
BATTERIA-Armando Croce
Motore pulsante dei Bluesmakers e di numerose altre band: Si è
cimentato con successo in ogni genere musicale esistente! |