DATI GENERALI
Nome: |
Michael Coleman
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Torrita Blues: |
1997 |
DATI INFORMATIVI
MATERIALE DI SUPPORTO
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stampa
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Nel
1987 in un’antologia pubblicata dalla Alligator Records
(etichetta blues più venduta nel mondo) dal titolo “The Next
Bluesbloods, The next Generation of Chicago Blues” incidono 10
giovani bands di Chicago. Tra queste MICHAEL COLEMAN & THE
BACKBREAKERS riscuote grande attenzione.
Dopo una invidiabile esperienza come sideman, Coleman prende così
la via maestra dirigendo una propria band ed esce dal ruolo di
prima chitarra in blues band di altri. 40enne Michael Coleman
cresce in una famiglia di musicisti (il padre è stato il
batterista di Junior Parker ed ora di Willie Kent), a 8 anni
suona già la batteria e a 11 suona regolarmente il basso nella
band di Little John Christian. Sposta quindi il suo interesse
verso la chitarra emergendo ben presto come uno degli
strumentisti più interessanti. Dal 1979 è lead-guitar e
direttore musicale della James Cotton Band e nei quasi 10 anni
di permanenza in questa prestigiosa formazione raccoglie
apprezzamenti e stima in ogni parte del mondo, partecipando
inoltre alle incisioni di Cotton per la Alligator nello stesso
periodo. Nel 1991 una trionfale tournée europea (61 concerti)
con Chicago Blues Festival a fianco di Jimmy Dawkins, Kenny Neal
e Professor Lusk, lo consacra come uno dei giovani talenti più
interessanti della chitarra blues di Chicago. In questa
formazione registra in Francia per la Black & Blue. Nel
’92 e ’93 registra per la Wolf Records due dischi.
Nell’estate ’94 registra a Chicago per l’italiana SAAR
Records il CD dal titolo SELF RISING BLUES. Nel 1992, nel 1993 e
nel 1995 si esibisce in diversi importanti festival quali
Salerno Blues (aprendo B.B. King), Liri Blues Festival e in
concerti in club oltre che in Italia, in Svizzera e Germania,
acquisendo una grande notorietà. Michael Coleman appartiene a
quel movimento innovatore del Blues Urbano di Chicago (al quale
da una personale impronta Funky) che, pur volendo rinnovare, non
intende rinnegare il passato. Del suo stile Coleman dice: “Non
si può cambiare il blues, si può solo rendere più funky” e
per questo interpreta il blues in modo estremamente dinamico e
con un’accattivante e coinvolgente presenza scenica. In questa
Tournée presenta una collaudata formazione con alcuni tra i
migliori musicisti di Chicago (Space è anche l’attuale
tastierista di James Cotton, e Heywood è stato il bassista di
Junior Wells recentemente scomparso).
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